giovedì 10 gennaio 2008

Nuovo anno





Primo post del 2008, feste finite e neve ritardataria ormai sciolta; sono tornata alla solita routine, che e' ormai da considerarsi tale visto che sono qui da qualche mese: lezioni, qualche serata in compagnia, un capodanno trascorso con lentezza, Are che dorme sul divano.

Solo qualche riga stasera, mi manca "l'ispirazione", o forse solo gli eventi.

Quattro belle foto che mi arrivano da Lucia e Ray, due amici coraggiosi che hanno lasciato la loro citta', Taipei, per trasferirsi a Lijiang, nel sud-ovest della Cina, e aprire un ostello. Si sono traferiti con i loro tre labrador, le tartarughe e i due conigli; le ho aperte (le foto, non le tartarughe!) ed e' stato come quella famosa madleine: i miei tre viaggi nello Yunnan, le ore in treno, i ristoranti a meta' tra l'hippy e il profondamente cinese, le montagne e i fiori anche d'inverno. Una provincia fatta di backpackers, un po' fuori dal tempo, di natura selvaggia e magica.

venerdì 28 dicembre 2007

Milky Way

Radio Lifegate che gracchia appena raggiungo il confine con l'Emila, e sono mio malgrado costretta a cambiare frequenza; la nebbia avvolge tutto di un latteo e irreale biancore, e mi concentro sulla strada e sull'effetto "teletrasporto", data astrale 28 dicembre 2007.
Stamattina mi sono svegliata col ronfare del gatto e la brina fuori: simile alla neve, anche se meno felina e morbida, sotto le scarpe invece di scricchiolare fa un rumore come di zanzare, secco e metallico; anche Are sembra accorgersene, e passa ore a osservare immobile i piccioni, i comignoli bianchi, i fumi sottili dei tetti e della terra.
Lo scorso fine settimana siamo stati a Senigallia, con tappa in un'Urbino deserta, candida e freddissima, e giro nel piccolo e magico borgo di Castiglioni, coi suoi mini-presepi appoggiati alle finestre, alle gondaie e ai contatori del gas: il tempo con Francesco, Annalisa e Carlo e' stato come al solito favoloso, e gli anni passati da Osaka ad oggi sembrano un segmento brevissimo che si riempie rapidamente con un'ora insieme e una bottiglia del verduzzo "de nonna".
La vigilia e' stata, dopo tanto tempo, in Gilda (che bello!), tra volti piu' o meno noti, e il Natale a Erba, in una nuova versione della tipica "riunione di famiglia", quest'anno allargata alla mia e quella di Marco, completa di pranzo, albero e spacchettamento. Appesantiti dal cibo e obnubilati dalla tradizione, ci siamo dimenticati di fare foto...

sabato 15 dicembre 2007

BluNatal

Solo qualche righa, dopo un mese che non scrivo: non ho internet a casa, e trovare il tempo per il blog e' difficile quando si deve prendere la macchina per sfruttare la connessione dell'ufficio di mio padre, a 20 minuti da Broni...
Comunque, il nuovo lavoro procede bene, anche se le ore non sono ancora tantissime; nel frattempo nuovi colloqui per Marco, piacevoli serate in compagnia, perfino una visita dal Giappone, il tutto in un'atmosfera che di natalizio ha ben poco, in queste giornate di sole e freddo tagliente che colorano il cielo di un blu intensissimo e mi offrono lo spettacolo nitido e irreale di montagne che sembrano di ghiaccio, che fanno aprire occhi e bocca per la meraviglia nonostante il torpore "pendolare" sul tratto autostradale Binasco-Milano.
Le feste intanto mi mettono un po' d'ansia, dato che proprio oggi mi sono improvvisamente resa conto che sara' necessario fare regali; non ci avevo pensato, non ne ho nessuna voglia: mi sa pero' che dovro' piegarmi al bieco "bianco Natal", che impone acquisti e pacchetti ad oltranza. Che palle.
Intanto aspetto il prossimo weekend, destinazione Senigallia, e mi piacerebbe tanto anche sapere come andra' a finire il capodanno, dato che l'asse Bologna-Padova-Shanghai non si fa sentire (ringamba?) e quindi ancora non si e' deciso nulla. Qualora non fosse chiaro, chi legge e si riconosce in queste ultime affermazioni si faccia vivo! :-)
Il British Insitute, e quindi anch'io, e' in ferie dal 22 al 6, come alle medie: dopo anni di latitanza, mi sorbiro' con piacere i pranzi di Natale, i cenoni della vigilia e di San Silvestro, e anche la mitica festa antinatalizia della Gilda, a cui spero tanto di riuscire partecipare, dato che torniamo dalle Marche proprio il 24, con gatto da recuperare, pacchetti da confezionare, varie ed eventuali a cui la lontananza mi ha fatto perdere l'abitudine.

mercoledì 21 novembre 2007

Cococo, cocopro, cuccuruccucuuuu, paloma.




Giornata spesa a Milano. Come facilmente si evince dal titolo, ho trovato un lavoro: insegnero' inglese al British Insitute, sede a Cadorna, ma in realta' dovro' fare lezione soprattutto fuori, in ditte, uffici and so on... In soldoni: orari scomodi, per adesso poche ore ma buone speranze che aumentino, ma almeno un lavoro che mi piace e che credo mi possa far star bene. E' indubbio, e' ancora troppo presto per dirlo, dato che iniziero' lunedi', ma almeno non dovro' occuparmi di bolle e fatture di quintali e quintali di fuffa che arriva quotidianamente dalla Terra di Mezzo per buona parte della giornata. L'amaro destino del sinologo... A volte sembrano mancarmi i mercati, la notte affollata dell'Asia, quell'odore di umido bollente, papaya e asfalto che si sente per strada, e poi mi accorgo di quanto mi sia mancata pure la pianura nebbiosa, l'autunno freddo e umido che quasi avevo dimenticato e che profuma di buono e di terra: non c'e' modo di sapere, di decidere quale scelta sia piu' giusta, se faccio due conti su chi se n'e' andato e chi e' rimasto, il cerchio proprio non si chiude. Rimane li', semplicemente, come una mezzaluna a inseguirsi, perche' lo stesso cruccio ce l'abbiamo tutti.

Nel frattempo mi godo la stufa e il gatto a Caprile, questo fine-settimana saro' a Verona, il commento di Bepi (che finalmente ricorda di firmarsi) mi fa felice, il nuovo lavoro non mi rendera' ricca, ma avro' certo modo di imparare qualcosa di nuovo.

Le foto: belle, le ho scaricate dal sito del comune di Broni, dove abito.

venerdì 9 novembre 2007

Da Carcano


Sole e vento spazzanubi, sono a Carcano e il pomeriggio passera' tra necessarie riparazioni alla macchina e shopping tecnologico alla ricerca di un nuovo computer.

Il resto procede sempre con la stessa lentezza claudicante: ricerca di lavoro, mulinelli mentali su cosa, come, quando ma soprattutto Dove, serate tranquille e a volte un po' noiose, dolci e soporifere; vedo un sacco di persone, ho in programma serate, gite e uscite, ma a tratti mi prende un po' di inspiegabile tristezza e malinconia scorbutica, tipica di chi non sa cosa vuole o cosa cerca esattamente.

Lunedi' mi aspetta un colloquio di lavoro, domenica sera una bella cena, la settimana prossima un weekend in compagnia, l'altra ancora nuovi ed esilaranti avventure veronesi...a proposito, per chi non lo sapesse si sta organizzando una rimpatriata post-noviana per festeggiare la caduta del coniglio, a Verona, quindi tutti gli interessati che leggono il blog possono farmi sapere via e-mail la loro disponibilita' per il week-end del 24 e 25 novembre, noi siamo gia' d'accordo con Miche e Carlo, e in trattativa con Loto. Tutto va bene, insomma: "non leggo, non lavoro, non guardo la tivu', non vado al cinema non faccio sport", diceva qualcuno...Almeno io leggo, stavolta e' "Cecita'" di Saramago, e le sue pagine come sempre mi fanno respirare un'aria piu' ampia e piu' pulita.

La foto: con Rosa e Selina a Milano la scorsa settimana.

giovedì 1 novembre 2007

Baffi

Noto che la frequenza dei post diminuisce, e mi chiedo se sia colpa del ritorno in Italia o di quella pigrizia mentale che colpisce chi si adagia...non che non ci siano cose da dire, in realta': mi sa che il problema e' la connessione a internet, che posso usare solo a Caprile e funziona con una lentezza che fa quasi sorridere.
Ho passato a Bologna lo scorso fine-settimana, a casa di Fede. E' stato davvero bello rivedersi, girare per le piazze e le strade emiliane con la tipica lentezza domenicale di chi ha fatto troppo tardi la sera precedente, tra i molti negozi chiusi, e godersi i racconti e i ricordi di una Venezia che non riconosco piu' quando ci vado, a dimostrazione di quanto poi siano le persone a "fare" i luoghi e le memorie che a quei luoghi ci legano: ci eravamo ripromesse di farci fare una foto per il blog, ma ce ne siamo dimenticate. Dopo una breve sosta a Broni, l'ennesima sequela di spostamenti, tra Sesto San Giovanni e Erba, i passi in una Milano-Babele che cerca disperatamente di conquistarsi almeno una parvenza di interculturalita': la gente che parla mille italiani diversi, l'anima di chi si sforza per comunicare, i soliti violini che continuano imperterriti a infondermi una tristezza balcanica che mi ricorda il grigio e la disperazione della Cina popolare, la croce che li' tutti si inchiodano addosso e portano con ostinata fierezza.
Ieri serata amarcord in Gilda, la "Festa del Baffo" ha ripescato gli amici di tanti anni fa, le facce, le stanze e le parole degli anni passati a Pavia nella "cantina metafisica" in cui ci si incontrava quasi ogni sera, come fosse una casa. Questo ritorno, finora, sembra piu' un viaggio nel passato che un ponte verso l'intangibilita' del futuro. E' vero, non ho fretta, ma il tempo scorre all'indietro ad una velocita' talmente sostenuta da farmi perdere l'orientamento; mi confonde e stordisce come una galleria del vento che risucchia e mette alla prova la radice di ogni singolo capello...perche' io sono quella che ha sempre pensato che tornare due volte nello stesso posto sia uno spreco, vivere due volte lo stesso istante impossibile, come essere lo stesso uno nell'infinito p greco temporale. Bello, pero', fingere per un po' che "bagnarsi due volte nello stesso fiume" sia un'opzione.

domenica 21 ottobre 2007

Pensieri in movimento


Non mi piace particolarmente guidare, mi sembra quasi una perdita di tempo: preferisco di gran lunga sedermi sul bus o sul treno, a concentrarmi per ore esclusivamente a guardare fuori dal finestrino, come se fosse una tv; non mi annoio, raramente leggo, ne approfitto per far ordine nella testa e lasciar svolazzare le sinapsi.

Ho passato un lungo venerdi' a Milano, con Maria Grazia e Marco a mangiare una pizza, con una mia ex-studentessa taiwanese che abita li' da due mesi e che e' stata cosi' gentile da procurarmi un ottimo colloquio per un possibile lavoro, e poi una bella serata a casa di Samantha, che mi ha fatto conoscere il suo solarissimo Tom e mi ha messa a dormire in cucina col sacco a pelo e il materassino da campeggio, come nella miglior tradizione veneziana. E al ritorno in bus, appunto, la luce tardo-mattutina del primo autunno ha coccolato pensieri sfilacciati come il cotone sporco della nebbia tra i filari ordinati e malinconici, le unghie rosicchiate a formare uno strato scricchiolante simile alla neve di una snowball sotto il sedile consunto ma tiepido che ogni volta mi ricorda con piacere e nostalgia le scuole superiori, quel caldo malsano che ci avvolgeva alle sette del mattino, quando intorno tutto era bianco di brina e buio...oggi invece e' un giorno di aria fredda e limpida, che a respirarla un po' ti sveglia e un po' ti spacca i polmoni. Sono di nuovo a Caprile, tra le solite foglie e i soliti gatti, qualche ospite amico dei miei ad animare la casa, persa tra le voci e i suoni del legno che brucia nella stufa: la settimana inizia domani, non ho programmi e ne sono felice, una volta tanto.
La foto: nebbia e ponte, rubata da flickr.