domenica 18 luglio 2010

Seconda Parte

Finalmente in ripresa, sul serio. Sto meglio, ho fatto una Tac e aspetto l'esito, ma devo per fortuna dire che la situazione pare essere migliorata. Qualche punzecchio ogno tanto, sempre al lato sinistro del viso, ma le ferite fisiche e psicologiche si sono rimarginate...bello anche rientrare al lavoro, sentirsi normali nelle cose quotidiane, ora manca solo lo sgonfiarsi un po' e l'eliminare tutti i residui delle tantissime medicine che ho preso, gli ematomi da iniezioni, l'ansia di questa lunga degenza e l'ironia forzata del non avere perso un etto nonostante il semi-digiuno a cui ero sottoposta. Ingrassata un po', in realtà, e non so perché: sarà l'inattività fisica, il cortisone...
I mici: ne ho presi due, malatissimi poverini, e li ho portati alla clinica veterinaria. Spero tanto si riprendano presto, per venire ad abitare qui da me. Ho deciso di adottarli, probabilmente ho più bisogno io di loro che loro di me, vedremo se si adatteranno alla vita pigra di casa...male che vada torneranno su, a Caprile, ma mi auguro davvero che invece si trasformino nei "miei gatti", una minuscola bianca e nera e un piccolo rosso, per ora due palline con la febbre alta e la congiuntivite.
Il weekend l'ho passato a rincorrerli, e ieri sera a Nibbiano ho assistito a un piccolo cabaret-concerto di Nanni Svampa. Divertente, ma non esilarante quanto i commenti della gente in piazza...e poi tutto normale, tutto solito, a tratti banale: giornate senza fresco, senza impegni, afose. Contente dei deserti, come la ginestra.

domenica 11 luglio 2010

Gattini rosa


Eccoli. Ho provato a prenderli, ma fuggono...chissà che abbiano ragione.

domenica 4 luglio 2010

Denti

Eccomi, sopravvissuta malgrado tutto all'estrazione di due denti del giudizio. Ricordo un film, "Denti", e mi viene in mente anche un libro di Yu Hua di cui non ricordo il titolo, e che magari non c'entra nulla. In compenso trigemino infiammato, ferite infette, dolore lancinante: quelli ci sono ancora, e credo mi accompagneranno per qualche tempo. Sono a casa da una settimana, e presumo che necessiterò ancora di qualche giorno di malattia per riprendermi. Sono perfino finita al pronto soccorso, dal tanto male che non si fermava. Non ricordo di aver mai sofferto così intensamente, fortuna sfacciata in effetti. Spero davvero di risolvere presto questo casino terribile, che mi impedisce di fare qualsiasi cosa e mi porta via la testa senza darmi spago.
E poi...nulla. Non è successo niente, tutto continua con caldo torpore estivo a far da sfondo, ed io che medito con sempre maggior forza di portarmi a casa due dei gattini nati a Caprile, dai dolci occhietti tondi, che vorrei tanto veder dormire lunghi sul letto di casa e ritrovare la sera a far le fusa e rosicchiarmi gli alluci guardando la Tv. Il mondo non condivide, nessuno è d'accordo, inconsapevoli del bello che una relazione uomo-animale può portare nella vita di qualcuno.
Saramago non c'è più, il setter del post precedente nemmeno: luglio è arrivato con le sue fragilità, la canicola foriera di un'altra stagione, i vicini che se ne vanno in ferie o traslocano altrove, la bocca silenziosa e dolorante, i pomeriggi fermi ad aspettare il mare.