martedì 1 maggio 2012

La vita, strano a dirsi...

Certo, è una sola. Non saprei trovare citazione più appropriata che la fine di questa linea dei CCCP per definire questo primo maggio.
Lo sbriciolarsi di questa giornata, delle altre, biscotti vecchi dimenticati nella foga del tempo. Automatismi refrattari a modifiche, seppur parziali. Giorni liberi attesi per dormire, niente pic-nic, preoccupata dai disturbi ossessivo-compulsivi del gatto. Osservo topini di pelouche e tiragraffi e mi chiedo dove abbia sbagliato, cosa avrei potuto fare e ho, ancora, semplicemente scordato, rimandato. Forse, probabilmente, nulla. E ancora, probabilmente, passerà. Si scorderà di rincorrersi la coda che si muove, e si inventerà qualche altra piccola grande mania, come qualunque essere senziente che vuole salvarsi dall'inedia. Speriamo.
Ho pianto, davanti ai beagle sottratti all'orrore di greenhill. Per il coraggio e la forza di chi lo ha fatto, per non essere stata lì con loro, coraggio mancato, tempo inesistente, specchio in cui voler riconoscersi, comunque. Per non dimenticare mai chi siamo e cosa importa.
E con una citazione ho iniziato, con alcune termino. Vorrei anch'io essere migliore.

Il vegetarianesimo non è una scelta.
La scelta termina dove inizia la vita di un altro.
Uccidere un essere vivente non è una scelta, è un assassinio.

Noi dovremmo essere capaci di rifiutarci di vivere se il prezzo del nostro vivere fosse la tortura di esseri senzienti.
- Mahatma Gandhi

Vivisezione. Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni.
- Albert Einstein