sabato 28 aprile 2007

Toshi


Ieri sera abbiamo incontrato Toshi, in "transito" sulla via di ritorno dalla Nuova Zelanda al Giappone. Non ci vedevamo da tantissimo tempo, e' stato davvero bello incontrarci qui e raccontarci tutti gli eventi degli ultimi due anni...tra cui il suo matrimonio con una neozelandese.
Siamo stati in un bar della zona di Xinyi, vicino al multisala ipertecnologico del Warner Village e al Taipei 101.
Solita nostalgia del Giappone, abbiamo anche rispolverato un po' di giapponese, e mi sono sorpresa del buonissimo italiano di Toshi, che ha "studiato" facendo la pizza a Napoli, nei quartieri spagnoli, quasi 10 anni fa.
Nella foto Toshi, Marco e Simona.

giovedì 26 aprile 2007

Il mio nome e' rosso


Oggi stampanti laser e ristorante giapponese: sono reduce da un interpretariato "last-minute" in una citta' vicina, Xinzhu, e la sveglia e' suonata alle ore 6:45, rasentando l'inaccettabile; il soggetto questa volta era l'inchiostro "taroccato" per le stampanti laser, per un signore di Napoli dal piglio vagamente belusconiano (intendo soprattutto il color caffelatte dovuto a quell'abbronzatura pseudo-tropicale che ahime' spesso e volentieri si vede nel nostro Belpaese), ma tutto sommato anche questa giornata e' servita a rompere i soliti schemi e a "cambiare aria", almeno per un po'.

Al ritorno a Taipei, sono scesa dal treno con un desiderio smodato di una ciambella, ma la coda chilometrica davanti a Mr Donut's mi ha fatto cambiare idea: oggi infatti ho pranzato con gli impiegati della ditta in un bellissimo ristorante giapponese, ma da fedele vegetariana mi sono dovuta accontentare di quel poco che c'era, e verso le sei stavo per avere visioni mistiche tipo Fantozzi. Ho resistito fino a casa, mi sono concessa una discreta quantita' di schifezze e credo che crollero' prestissimo a letto, probabilmente sognando fiumi di oleoso Rosso Magenta.

La foto (Hong Kong, novembre 2006): a tropical fish, anyone?

lunedì 23 aprile 2007

Pioggia



Mi sono svegliata all'una con il rumore dell'acqua che batteva con insistenza sui vetri e sui muri, come se tanti piccoli martelli comandati da chissa' chi si fossero decisi a darmi fastidio tutti nello stesso momento. Sono uscita tardi per andare a farmi togliere i punti, e l'asfalto era lucido come uno specchio nero e ruvido (quando piove la luce dei lampioni e dei fari e' uguale in tutto il mondo); sono rientrata subito, proprio all'ora di punta, e mi sono fatta i venti minuti che separano casa e l'ospedale pigiata in un bus stracolmo d'umanita'.

Ora e' sera, non ho fatto nulla di speciale oggi, una giornata piatta e veloce, senza infamia e senza lode. Ho pure ripreso il famoso Europe Central, in fondo mi mancano solo 300 pagine...

La cena di ieri sera e' stata davvero molto carina, rilassante direi, nonstante il gran lavoro per prepararla e la montagna di piatti da lavare (che ho trovato puliti e in ordine al mio risveglio grazie allo zelo mattutino di Marco); stasera un'insalata, una birra e un film, e fuori ancora il suono della pioggia e della notte.

Le foto: ieri sera con i miei studenti; necklace anyone?

sabato 21 aprile 2007

Mezzanotte meno dieci a Taipei


E' quasi mezzanotte, l'aria e' ancora bollente. Sara' colpa della serata a cucinare per la cena di domani, o forse solo l'estate che arriva e gia' fa sudare, anche a quest'ora.

Cronaca di una domenica annunciata: sveglia alle ore 7:00 (trauma a cui mai mi abituero'), lezione e lavoro fino alle tre e mezzo, appuntamento con Maggie e ritorno a casa, un caffe' e due chiacchiere, tre ore prima dell'appuntamento con gli altri, che arriveranno sparpagliati verso le sette. Giornata di numeri, insomma, o cosi' pare...e serata a discutere di racconti, idee, progetti, libri, vecchi compagni d'universita' ritrovati a firmare articoli sul Corriere Asia, e una miriade di altre piccole cose, dense di sfumature infinite.

Foto: Winnie anyone?

giovedì 19 aprile 2007

Parasole mon amour



Giornata lucida, limpida, piena di sole e di nuvole mobili, di vento; giornata veloce, fuggita senza che nemmeno me ne sia accorta, tra una lezione, le solite telefonate, i "bip" dell'abbonamento del bus, la spesa per la festa di domenica, la cena davanti al pc in attesa di Marco, che stasera finisce dopo di me. Nell'aria si sente l'estate che arriva, tremo all'idea di un'altra odissea in questo bell'appartamento che e' pero' privo di aria condizionata, ma per ora e' una bellezza girare in sandali con l'aria che ti si appoggia addosso e ti si infila tra i capelli.

Qui, come in tutta l'Asia, le donne hanno la fobia del sole, e girano con l'ombrello aperto alla prima parvenza di uva e uvb; tutte o quasi acquistano creme sbiancanti, e se sprovviste di parasole corrono agitate fino a raggiungere la prima ombra disponibile, coprendosi con riviste, borse di carta, o semplicemente facendosi scudo con le mani, manco fossero a Kabul. Sara' che l'ideale di bellezza locale e' diafano, come da noi nel '700: ormai mi ci sono abituata, e sorrido agli sguardi d'orrore che mi lanciano quando mi vedono attraversare la strada tranquilla e col sole in faccia.

Mi sono ripromessa di riprendere il romanzo "Europe Central", che avevo accantonato mesi fa, un po' perche' pesantuccio (parla della seconda guerra, sia da parte russa che tedesca) nonostante sia un'interpretazione romanzata dei fatti, sia perche' avevo libri in italiano che mi interessavano di piu'. Immagino che mi fara' venire un gran sonno, e gia' mi pento dei buoni propositi. Magari ricomincio domani, e stasera ci vediamo un film...

Le foto le abbiamo fatte due settimane fa al mercato notturno di Shilin, uno dei miei posti preferiti qui a Taipei.

lunedì 16 aprile 2007

Animali e bestie


E' incredibile la quantita' di animali abbandonati che si vedono qui a Taipei: decine di cani e gatti, nutriti spesso dal buon cuore dei ragazzi che lavorano al 7/11, che girano per strada ammalati, affamati e pieni di paura. Mi chiedo come sia possibile fare una cosa simile, sapendo poi che in questo paese gli animali senza padrone vengono, se catturati, abbattuti in modi orribili senza nessuna remora. Ho fatto qualche ricerca, e per fortuna anche qui esiste qualcuno che cerca di fare quello che puo', e quindi ho deciso di linkare al mio blog il banner di AnimalsTaiwan, un'associazione gestita da stranieri che con l'aiuto di fondi e di volontari adotta e cerca una nuova casa a cani e gatti che hanno subito loro malgrado la crudelta' umana. Il loro sito e' anche in inglese, quindi invito tutte le persone sensibili a questo problema, ma anche chi non ci ha mai pensato, a dare un'occhiata alle iniziative e magari a contribuire con una piccola donazione.Per quanto mi riguarda nessuna grossa novita': un piccolo intervento per eliminare un fastidioso neo, un invito al matrimonio di un amico il 5 di maggio (qui invece della bomboniera si riceve una scatola enorme di biscotti!), una cena in programma qui a casa domenica prossima. Ho invitato alcuni miei studenti a cui avevo promesso gli spaghetti gia' qualche mese fa, e credo che mi cimentero' anche con pannacotta e stuzzichini vari.

domenica 8 aprile 2007

Pasqua



Piccolo post pasquale, per fare gli auguri a tutti quelli che mi leggono. Qui la Pasqua e' stata lavorativa, ma la pasquetta corrisponde al nostro giorno libero: penso che faremo un giro a Tianmu, quartiere a nord della citta', con molti ristorantini, negozi e librerie...certo che la Pasqua londinese con festa sulla barca "su e giu'" per il Tamigi sarebbe tutta un'altra cosa, ma insomma, non si puo' certo pretendere tutto, no?

Stasera cena a casa, con un tradizionalissimo menu' a base di pizza e torta al cioccolato...non esattamente "pasquale" ma in ogni caso tutto buono e dal latente sapore mediterraneo (la colomba proprio non l'abbiamo trovata, sai com'e') e serata davanti a un film, come al solito.

Foto: il mitico Tavernello e io e Marco davanti alla spiaggia di Jinshan (scattata giovedi' scorso in una giornata di pioggia sulla costa nord).

martedì 3 aprile 2007

Tavernello e rondini














Sara' che avevamo voglia di Italia, sara' che volevamo porre rimedio a una Pasqua che si prospetta senza uova e senza grosse sorprese, sta di fatto che ieri abbiamo acquistato per la prima volta la mitica bottiglia di vetro di Tavernello, che abbiamo prontamente fotografato e che provvedero' a mettere sul blog appena la scarico. Mi rendo conto di quanto sia umoristico tutto cio': il famoso "vin nel carton" qui risulta prodotto vagamente elitario e simbolo del Bel Paese, alla modica cifra di 5 o 6 euro!
A proposito di Italia, con alcuni studenti ho cenato la scorsa settimana alla "Giara", considerato il migliore ristorante italiano qui a Taipei. Non male, a parte i prezzi decisamente alti e l'ambiente un po' troppo ostentatamente chic, tipico di quella societa' locale che ama farsi vedere e spacciarsi conoscitrice dell'Europa, delle sue abitudini e della sua cucina; tutto sommato e' stata una serata molto piacevole in ottima compagnia, che ha rotto un po' la routine dell'altalena lavoro-casa-lavoro alla quale ci siamo nolentemente adeguati negli ultimi mesi.

Questa settimana il governo ci grazia pure con un giorno di vacanza, giovedi' 5 Aprile: se non piove andremo a fare una camminata in montagna con un paio di amici, che spero non mi costringano a un'allegra cordata sotto la pioggia battente.
Piove ancora, infatti, di quella pioggia fine, sottile, asiatica, che sembra non bagnarti nemmeno: la temperatura si e' abbassata di 10 gradi in due giorni, e dopo una settimana di sandali e canottiera ho dovuto riesumare maglioni e ombrelli; l'escursione termica di quest'isola e' davvero sorprendente. Da diversi mesi ormai vedo anche le rondini volare basse sotto le grondaie, apparentemente indisturbate dal viavai delle auto, dalla gente che passa, dai rumori assordanti dei tanti meccanici che costeggiano la strada dove abitiamo. Com'e' che da noi se ne vedono cosi' poche? Eppure qui sembra parecchio inquinato e troppo incasinato per animali cosi' sensibili al mondo che cambia, alle variazioni del clima, delle stagioni, ai capricci dell'uomo: chissa', forse si sono adeguate a noi, o semplicemente ci osservano dall'alto un po' divertite e un po' perplesse, confidando nel futuro.

Nelle foto: l'edificio in cui abitiamo, sullo sfondo, e davanti uno dei tanti carretti di chi vive recuperando stracci, bottiglie e lattine; una bella serata con alcuni miei studenti qualche mese fa; i pericolossissimi vicini armati che popolano il palazzo dove lavoro. Sospetto siano membri in incognito della triade di Shanghai.