martedì 3 aprile 2007

Tavernello e rondini














Sara' che avevamo voglia di Italia, sara' che volevamo porre rimedio a una Pasqua che si prospetta senza uova e senza grosse sorprese, sta di fatto che ieri abbiamo acquistato per la prima volta la mitica bottiglia di vetro di Tavernello, che abbiamo prontamente fotografato e che provvedero' a mettere sul blog appena la scarico. Mi rendo conto di quanto sia umoristico tutto cio': il famoso "vin nel carton" qui risulta prodotto vagamente elitario e simbolo del Bel Paese, alla modica cifra di 5 o 6 euro!
A proposito di Italia, con alcuni studenti ho cenato la scorsa settimana alla "Giara", considerato il migliore ristorante italiano qui a Taipei. Non male, a parte i prezzi decisamente alti e l'ambiente un po' troppo ostentatamente chic, tipico di quella societa' locale che ama farsi vedere e spacciarsi conoscitrice dell'Europa, delle sue abitudini e della sua cucina; tutto sommato e' stata una serata molto piacevole in ottima compagnia, che ha rotto un po' la routine dell'altalena lavoro-casa-lavoro alla quale ci siamo nolentemente adeguati negli ultimi mesi.

Questa settimana il governo ci grazia pure con un giorno di vacanza, giovedi' 5 Aprile: se non piove andremo a fare una camminata in montagna con un paio di amici, che spero non mi costringano a un'allegra cordata sotto la pioggia battente.
Piove ancora, infatti, di quella pioggia fine, sottile, asiatica, che sembra non bagnarti nemmeno: la temperatura si e' abbassata di 10 gradi in due giorni, e dopo una settimana di sandali e canottiera ho dovuto riesumare maglioni e ombrelli; l'escursione termica di quest'isola e' davvero sorprendente. Da diversi mesi ormai vedo anche le rondini volare basse sotto le grondaie, apparentemente indisturbate dal viavai delle auto, dalla gente che passa, dai rumori assordanti dei tanti meccanici che costeggiano la strada dove abitiamo. Com'e' che da noi se ne vedono cosi' poche? Eppure qui sembra parecchio inquinato e troppo incasinato per animali cosi' sensibili al mondo che cambia, alle variazioni del clima, delle stagioni, ai capricci dell'uomo: chissa', forse si sono adeguate a noi, o semplicemente ci osservano dall'alto un po' divertite e un po' perplesse, confidando nel futuro.

Nelle foto: l'edificio in cui abitiamo, sullo sfondo, e davanti uno dei tanti carretti di chi vive recuperando stracci, bottiglie e lattine; una bella serata con alcuni miei studenti qualche mese fa; i pericolossissimi vicini armati che popolano il palazzo dove lavoro. Sospetto siano membri in incognito della triade di Shanghai.

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