mercoledì 27 giugno 2007

A towel-dog


Mi ha svegliata il rumore assordante dei martelli pneumatici dei vicini, che ormai da mesi hanno deciso che al mattino non si puo' dormire, ma e' necessario prodigarsi a bucherellare casa senza sosta, nonostante il caldo africano e le improvvise piogge che inviterebbero al massimo a godersi "la branda" in sonore penniche pomeridiane. Abbiamo intanto finalmente prenotato il volo da Londra, e annuncio quindi a tutti che saremo in Italia il 14 settembre, giusto in tempo per le feste della birra locali e con la speanza di un autunno mite, dorato e portatore di novita' e grappoli.

Oggi mi aspetta solo un'ora di lezione, e la giornata si puo' quindi considerare di semi-riposo: stare a casa e' escluso, la temperatura all'interno di queste stanza ha ormai raggiunto limiti subumani, andro' presumibilmente a fare un giro per i negozi di Ximen, o a prendere il fresco in qualche non-luogo tipo centro commerciale, in attesa di un alquanto improbabile refrigerio serale.

La foto: towel-dog inviatoci da una studentessa di Marco, pura delizia.

lunedì 25 giugno 2007

Il Bagno Turco


No, non il bagno turco del film, e nemmeno la Turchia improvvisamente giunta a Taipei: e' solo che fa caldo, un caldo allucinante, si suda come in una sauna in qualsiasi momento del giorno e della notte, e sembra di esser li', tra i vapori e gli azulejos di Istambul...

Ieri sera piccola gita al mercato notturno di Shilin, oggi palestra, casa, pulizie, chiacchiere con skype fino a tardi, il ventilatore che ronza e sposta aria calda da un angolo all'altro della stanza: la partenza si avvicina, e io come al solito sono presa tra mille e piu' fuochi di indecisone, adrenalina, noia ed attesa.

Foto: a Shilin, cromatismo.

mercoledì 20 giugno 2007

Taroko e Liyu Lake




Di ritorno dalle gole incantate del Toroko, profonde, silenzione, umide, ripide e immense, e dal festival delle Barche Drago sul lago di Liyu, piccola gemma verde davvero inaspettata in un paese come questo, dove la speculazione edilizia e' la norma e diventa quindi quasi invisibile...due giorni in cui ho finalmente visto l'anima della natura di quest'isola, e i volti di chi la abitava prima che arrivassero i cinesi. Facce scure, indie, intense, ex-abitanti delle foreste che mi fanno immaginare altri mondi ed epoche lontane; e poi le barche-drago...un taxista ci ha raccontato la leggenda secondo cui la loro origine si deve a una concubina favorita del sovrano: dopo essersi tolta la vita per amore, il suo corpo e' stato gettato nel fiume, e per evitare che i pesci affamati lo mangiassero, barche a forma di drago, protettore delle acque, navigavano incessantemente per spaventarli.

Abbiamo girato a piedi per le strade di Hualian, mangiato Zongzi (involtini di riso glutinoso tipici della Duanwu jie, la festa delle barche-drago) che ci ha regalato un bambino, camminato sotto antri rocciosi tra pareti di marmo e rondini, percorso sentieri panoramici verdissimi attorno al lago ascoltando il suono delle cicale e osservando gli insetti, respirato l'aria densa dei tropici, tra ficus e palme.

Oggi soffro di una bella insolazione che mi stordisce e lenisce un po' il ritorno nella solita caotica Taipei.

giovedì 14 giugno 2007

IT-Telefono-casa


Giornata di copioso sudore e ventilatori: la mattina l'ho passata a registrare la mia voce per un test a un software di un telefonino (un aggeggio mortale che riconosce "la voce del padrone" e risponde con timbro robotico, la cui utilita' a me personalmente appare nulla o quasi), il pomeriggio ho avuto solo un'ora di lezione, e poi non ho fatto assolutamente nulla, a parte navigare istericamente su internet in cerca di un nuovo lavoro, di hotel a Macao, e a scrivere qualche e-mail che non poteva aspettare; domani invece giornata piu' impegnativa, che inizia presto e finisce tardi tra palestra, lezioni e quegli strani tempi morti troppo brevi per fare qualcosa e troppo lunghi per non far niente.

Foto: barche sulla foce del fiume a Danshui, e dietro il tipico delirio archittettonico locale.

martedì 12 giugno 2007

Riunione di famiglia


Poco o nulla da segnalare in questi giorni di iniziale part-time, ma le giornate mi sembrano volare lo stesso: mi chiedo come faccia la gente a fare tutto quello che vuole o deve con solo 24 ore, se consideriamo qualche ora per dormire, mangiare, vestirsi, spostarsi...mi pare davvero un'impresa far anche solo la meta' di quello che vorrei. E dire che sono pure una senza particolari hobby, e che va dal parrucchiere 2 volte all'anno se va bene...mistero.

Sabato siamo stati alla festa di una nostra collega, Angela, che parte per New York e che ha quindi organizzato quello che in Giappone si chiama Sayonara-Party. Il tema era "la mafia" e, chi piu' chi meno, ci siamo abbigliati per l'occasione, come si vede dalla foto in cui appaio in versione "campiere" insieme a "Donna Caterina" e "Don Michele".

A proposito di partenze...partiamo anche noi. Deciso. Lasceremo Taiwan il 5 settembre, faremo un giro a Macao e atterreremo a Londra, siamo ancora indecisi se fermarci li' qualche giorno o rientrare direttamente; insomma, non so cosa dire o pensare di questo ritorno, con tutte le implicazioni, gli inizi, il vecchio e il nuovo che si portera' appresso, quindi mi riservo di commentarlo nei prossimi post, a mente un po' piu' fredda, dato che ho fatto il biglietto solo oggi e quindi tutto e' confermato da poche ore appena.

L'unica cosa che mi sento di dire e' che non so cosa faremo, se e quanto resteremo in Italia, ma sono stranamente felice e ottimista per questo ritorno "alle origini" o comunque "all'Europa".

Per tutti quelli che leggono il blog, dovrei essere a casa al piu' tardi per la meta' di settembre, per ora a tempo indeterminato. La mia casa e' come sempre aperta a tutti i possibili villeggianti che abbiano voglia di venirmi a trovare.

sabato 2 giugno 2007

Banana republic



Federica, ma dove sei finita? Se leggi il blog, fatti sentire!

Nuovo mese, festa della repubblica passata senza prender parte a manifestazioni nazional-popolari in hotel extralusso (dove tutti vanno solo per mangiare, e dalla beneamata repubblica se ne sono fuggiti a gambe levate...non che io e Marco disdegnassimo un pranzo gratis, intendiamoci: siamo anche noi patrioti! Dovevamo lavorare, tutto qui), domani forse giornata al mare a Fulong, sulla costa nord, ad arrostirci come i gamberoni sotto i 35 gradi locali. La novita' del momento e' che ho iniziato a lavorare meno: da giugno faccio solo lezioni, e il lavoro di sviluppo e coordinamento e' rimasto a Marco. Presumibilmente avro' piu' tempo libero, realisticamente faro' lo slalom tra le lezioni e gli orari e guadagnero' la meta', ma sono contenta cosi'.

L'estate intanto e' arrivata con violenza, a parte qualche sporadico accenno d'aria calda, tutto si muove piu' piano sotto la lente del sole: la gente cammina lentamente per strada, si rifugia nei centri commerciali per scroccare un po' di fresco, le governanti filippine in infradito di gomma portano gli anziani nei sottopassaggi condizionati della metropolitana, dove passano le ore a chiacchierare in tagalog.

Le foto: spiaggia di Fulong l'estate scorsa.