venerdì 28 dicembre 2012
lunedì 5 novembre 2012
Parlami dell'esistenza
...di mondi lontanissimi.
Di viaggiatori anomali, in territori mistici.
La cantavo al gatto, questa sera di compleanno. E lui guardava lontano.
Di viaggiatori anomali, in territori mistici.
La cantavo al gatto, questa sera di compleanno. E lui guardava lontano.
mercoledì 24 ottobre 2012
Wenn ihr keine Antwort wisst...
...richtig ist was richtig ist.
Mi piace questa "linea" dei Rammstein, rappresenta in un certo modo l'idea di una risposta semplicemente data per buona, che proviene da verità altrui. Sarebbe bello funzionasse così. Quello che è giusto, è giusto. Amen.
Ho visto in rete le foto del corteo di Correzzana, contro Harlan. Un'altra cosa giusta, sacrosanta. Un corteo, un fiume, un regalo, un monte di anime a gridare per chi non può nemmeno piangere, come era scritto su uno striscione che ha fatto piangere me, come sempre quado penso a queste cose.
Mi trovo a casa, un po' debilitata da una sorta di strano virus che riempie la bocca di puntini, come ai bimbi; il tempo non manca, e tra qualche esercizio di tedesco, qualche film e un po' di lavoro, riesco a ritagliarmi qualche spazio in più dedicato alla più nobile e al contempo ignobile delle attività: pensare.
Penso a un commento fatto di recente ad un altro blogger, e mi viene in mente la definizione che ho dato alla parola "morale". Nient'altro che un'opinione, fattasi abitudine, condivisa dai più. Che alla lunga diventa pure dogma, e non importa se qualcuno la pensa diversamente. Voilà, diventa immediatamente immorale, immondo, asociale: immondo essere libero, direi io. Tenetvi pure le prediche e l'innocenza, il padrenostro e l'ave maria. Il non si deve.
I pezzi che mi compongono vengono irresistibilmente calamitati verso Correzzana, verso il non si fa; la morale del fottuto branco, per citare un libro aggiungendo un blando improperio...beh, io proprio "keine Antwort wiss".
La foto: piccola porzione della nuova casa a Berlino.
Mi piace questa "linea" dei Rammstein, rappresenta in un certo modo l'idea di una risposta semplicemente data per buona, che proviene da verità altrui. Sarebbe bello funzionasse così. Quello che è giusto, è giusto. Amen.
Ho visto in rete le foto del corteo di Correzzana, contro Harlan. Un'altra cosa giusta, sacrosanta. Un corteo, un fiume, un regalo, un monte di anime a gridare per chi non può nemmeno piangere, come era scritto su uno striscione che ha fatto piangere me, come sempre quado penso a queste cose.
Mi trovo a casa, un po' debilitata da una sorta di strano virus che riempie la bocca di puntini, come ai bimbi; il tempo non manca, e tra qualche esercizio di tedesco, qualche film e un po' di lavoro, riesco a ritagliarmi qualche spazio in più dedicato alla più nobile e al contempo ignobile delle attività: pensare.
Penso a un commento fatto di recente ad un altro blogger, e mi viene in mente la definizione che ho dato alla parola "morale". Nient'altro che un'opinione, fattasi abitudine, condivisa dai più. Che alla lunga diventa pure dogma, e non importa se qualcuno la pensa diversamente. Voilà, diventa immediatamente immorale, immondo, asociale: immondo essere libero, direi io. Tenetvi pure le prediche e l'innocenza, il padrenostro e l'ave maria. Il non si deve.
I pezzi che mi compongono vengono irresistibilmente calamitati verso Correzzana, verso il non si fa; la morale del fottuto branco, per citare un libro aggiungendo un blando improperio...beh, io proprio "keine Antwort wiss".
La foto: piccola porzione della nuova casa a Berlino.
mercoledì 10 ottobre 2012
Gattino splendido trovato nel bidone
Lo sentivo miagolare, l'avevano lasciato lì, tra l'immondizia. E' dolcissimo e abituato alla gente. Dorme nel mio bagno e cerca casa disperatamente.
Aggiornamento: ha già trovato casa! Che fortuna e che bello.
Aggiornamento: ha già trovato casa! Che fortuna e che bello.
venerdì 5 ottobre 2012
Simply...the best
Direi che basta il titolo. Memorabile. Difficile, anche. Credo, o così mi è parso a mente fredda il ripercorrere il ghetto e il portone sbarrato di Cà Cappello. Grazie, a tutti, per questa giornata che (cito Morgan) ti regala un anno di vita. Ricordando, sempre: ...o fasso par tì! :-)))))
martedì 7 agosto 2012
Regret
Interessante. Quando si parla di greenhill e di vegan le statistiche di lettura hanno un'impennata. Si vede che interessa, al contrario delle mie boiate sul tempo e delle mie pippe metafisiche.
E anche oggi, a proposito, il caldo mi incastra in un'ambra viscida, ritrovandomi con so come a interrogarmi su come rimorso e rimpianto, in inglese, siano semplicemente "regret". Basta una sola parola, a loro, e non importa che lo si sia fatto o meno. Penso e osservo il mio leoncino Mario, stravolto dai veleni assunti col cibo contaminato all'arsenico. Sta meglio, l'afa gli seda i sensi e tutto si fa più piatto, anche le sue nevrosi ossessive. Avrei dovuto cercare prima in rete cosa dovevo o non dovevo dargli da mangiare. Cretina. Avrei dovuto, come spesso accade, fare una cosa diversa da quella che ho fatto. Che sorpresa. E intanto agosto passa, senza bus, sveglia a orari osceni solo a nominarli, una Milano più piena del solito, un ricordo di un gatto viola, primo abitante di un nuovo mondo che lentamente prende sottile forma. Gli scarichi in cucina sanno di estate che sta andando a male, ma la testa è fresca, anche se piena: una donna, età indefinibile, passa ore, giorni interi d
avanti alla U-Bahn. Non parla, non mangia, non si lava, odora di urina e ha gli stessi vestiti da un'eternità. Penso a lei, ora. E mi dico che non è giusto, non è normale, è assurdo. Chiedendomi se anche in tedesco ci sia solo una parola, una soltanto, che serva a spiegare il suo rimpianto di vecchia, il mio rimorso da 5 euro, il nostro camminare impotenti davanti ai veleni, e le ipocrisie nostre -in primis- e altrui, in un agosto che stagna e morde.
Sembra che ti culli ma poi ti vuole ingoiare
Sembra che ti culli ma poi ti vuole ingoiare...
mercoledì 18 luglio 2012
Proud
Di nuovo, ho pianto davanti alle immagini di greenhill. Sequestrato. Evviva. Giorno bellissimo, scrive un'amica. Lo è. Devono chiuderlo, e chi ci lavora per me deve andare in galera e devono buttar via la chiave. Qualche idiota nei commenti dei post precedenti dovrebbe fare la stessa fine. Non mi preoccupo nemmeno di cancellare. Resti pure lì a far da monito alla stupidità di chi non vale nemmeno l'aria che respira. Li facciano su di loro gli esperimenti.
E poi proud, moltissimo. Finalmente, naturalmente, liberamente: I am a vegan.
E poi proud, moltissimo. Finalmente, naturalmente, liberamente: I am a vegan.
domenica 3 giugno 2012
CHI CI VUOLE ADOTTARE?
Ecco tre vere meraviglie. Cercano casa e sono la cosa più dolce del mondo. Se vi interessa, scrivetemi a simona_aguzzi@yahoo.com o chiamatemi 3334774431
martedì 1 maggio 2012
La vita, strano a dirsi...
Certo, è una sola. Non saprei trovare citazione più appropriata che la fine di questa linea dei CCCP per definire questo primo maggio.
E con una citazione ho iniziato, con alcune termino. Vorrei anch'io essere migliore.
Il vegetarianesimo non è una scelta.
La scelta termina dove inizia la vita di un altro.
Uccidere un essere vivente non è una scelta, è un assassinio.
Lo sbriciolarsi di questa giornata, delle altre, biscotti vecchi dimenticati nella foga del tempo. Automatismi refrattari a modifiche, seppur parziali. Giorni liberi attesi per dormire, niente pic-nic, preoccupata dai disturbi ossessivo-compulsivi del gatto. Osservo topini di pelouche e tiragraffi e mi chiedo dove abbia sbagliato, cosa avrei potuto fare e ho, ancora, semplicemente scordato, rimandato. Forse, probabilmente, nulla. E ancora, probabilmente, passerà. Si scorderà di rincorrersi la coda che si muove, e si inventerà qualche altra piccola grande mania, come qualunque essere senziente che vuole salvarsi dall'inedia. Speriamo.
Ho pianto, davanti ai beagle sottratti all'orrore di greenhill. Per il coraggio e la forza di chi lo ha fatto, per non essere stata lì con loro, coraggio mancato, tempo inesistente, specchio in cui voler riconoscersi, comunque. Per non dimenticare mai chi siamo e cosa importa.E con una citazione ho iniziato, con alcune termino. Vorrei anch'io essere migliore.
Il vegetarianesimo non è una scelta.
La scelta termina dove inizia la vita di un altro.
Uccidere un essere vivente non è una scelta, è un assassinio.
Noi dovremmo essere capaci di rifiutarci di vivere se il prezzo del nostro vivere fosse la tortura di esseri senzienti.
- Mahatma Gandhi
- Mahatma Gandhi
Vivisezione. Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni.
- Albert Einstein
- Albert Einstein
domenica 26 febbraio 2012
Encore Angkor
Mi accorgo dei mesi che passano dalle date dei post. Non che non ci fosse niente da dire, anzi. Ma sono pigra, lo sono sempre stata. Tu che ti svegli alle 5, direte...eh sì, io, che mi sveglio alle 5 e nelle domeniche di sole, come questa, mi rinchiudo in casa con le tapparella a mezz'asta, scappo da tutto e da tutti in cerca di isolato refrigerio mentale.
Mi mette di buon umore il mio gatto pazzo, oggi, che non ha smesso di ronfare da stamattina, contento forse per il bel tempo dopo il gelo intenso degli ultimi tempi. Anche i miei tubi si sono gelati, e passare giorni interi senz'acqua a lavarsi con la Guizza gasata non è bello, anche se un po' fa ridere...sì, fa ridere ora che è passata, come tutti i piccoli tragicomici drammi della vita.
Rivedo i giorni indietro in una sorta di serie di istantanee, alcune più nitide, altre sfocate: volti strazianti incrociati per caso tra i binari, bellissimi lastroni di laminato chiaro (mai nemmeno lontanamente immaginato che un pavimento potesse rendere felici), studenti assonnati del lunedì, pigiama in ciniglia con micia dormiente, Angkor a dicembre, le vacanze di Natale ormai finite in Cambogia, altra meta irrinunciabile della mia personalissima check-list.
Eh già, Angor Wat, proprio lei, la città degli Dei e delle Apsara, i templi dagli immensi volti di pietra che nell' immaginario mio e di Cri si scompongono, di notte, quando i giganti si alzano e sgranchiscono le gambe, stanchi di stare in posa da secoli per i turisti. Bayon: da lontano un cumulo di sassi, ma da dentro una folla di volti identici, immensi, gelidi, enigmatici; Ta Prohm, radici ed alberi si intersecano come in una foresta incantata; oltre ai templi, però, la povertà estrema di chi vive con niente, a cui non si può abituarsi.
E poi un trekking nella giungla che mi ha fatto capire che posso fare cose che non immaginavo, e viaggi in bus tra storpi e monaci scalzi con la ciotola delle offerte, a ricordarmi il Buddhismo dell'università, che altrove si sono scordati...non riesco nemmeno a immaginare un senso alla mia vita senza l'idea del viaggio, l'adrenalina dello zaino in spalla, la magia dei luoghi. Demone indubbiamente, che si radica in testa e non se ne andrà mai, alla ricerca di un Nessun Luogo perfetto che sappiamo già non esistere se non nella strada stessa che porta Ovunque.
E intanto ecco i primi assaggi di primavera, i cortili aperti che riprendono vita, il mio tedesco che lentamente affiora nelle prime frasi sensate, i nostri nuovi progetti gelosamente custoditi in una piccola scatola di 38 metri.
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