Weekend lampo, nevicata record qualche giorno fa, e la pausa più lunga da quando ho iniziato questo blog. Eppure, nonostante tutti questi "primati" mi sembra che tutto scorra con lentezza, complice la nebbia che ovatta tutto e la neve che persiste, si scioglie piano col rumore di rivoli d'acqua gelata che fluiscono nei tombini e di notte ghiacciano, rendendo la strada una lucida e scivolosa lastra di marmo trasparente.
Da ritorno dall'Egitto sono successe tante cose: quelle belle e grandi, come la nascita di Sofia, e quelle piccole, l'esame Ditals, le feste, il rientro al lavoro, la neve che mi ha costretta a tribolazioni varie per arrivare a Milano, la visita di Francesco, Annalisa e Carlo in quel dell'Oltrepò, un bel weekend in montagna a Champoluc con Stefano, Sayaka, Gabu e Kyoko.
Ora sono a casa, impegnata a buttar giù due righe sul blog mentre lancio la pallina al gatto, che la rincorre come un pazzo seza toccarla, limitandosi a guardarla senza capire cosa deve farci, in una domenica che passerò a Caprile davanti alla stufa.
Anche quest'anno navigano nella mente almeno un milione di navi-pensiero, buoni propositi per il 2009, brividi di fronte a quel che vedo per strada, bisogni alterni di fuga e inclusione, noia ed euforia, occhi stanchi la sera e spalancati di orrore e/o stupore di fronte al mondo che arriva dalle finestre, dalla tv, dai giorni, dai sogni.
La foto: Champoluc
1 commento:
Simona, che belli che siete in questa foto! Noi arriviamo a Milano l'8 giugno di sera e probabilmente ci fermeremo un paio di giorni. Ci vediamo, vero?
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