In "Breve saggio sulla lucidità", Saramago ci racconta di che cosa succederebbe se tutti, di punto in bianco, decidessero di astenersi dal voto...non so nemmeno perche' inizi cosi' questo post, dato che del risultato delle recenti elezioni non mi importa molto, e col nichiliso tipico dell'italiano medio tenderei a dire "me ne frego", senonche' l'espressione resta un po' troppo legata ad altre memorie...ecco, "francamente, me ne infischio", di piu' holliwoodiana memoria, mi pare piu' azzeccato e certo piu' cinematografico.
Dall'ultimo post sono successe mille cose, piccole, grandi, rivoluzionarie o semplicemente normali, che messe tutte in fila contribuiscono a creare quella fila di fiammelle che il nostro prof. usava per spiegarci la teoria dell'illusione della realt' in senso buddhista: ogni fiammella rappresenta un attimo, che e' vero ed esiste solo in se stesso, ma tante messe in fila danno l'illusione di una linea di fuoco, di un procedere che invece altro non e' se non un tratteggio punteggiato di istanti che sembrano tempo. Divago, perche' un po' i miei ricordi sono fatti cosi', e non saprei mettere in ordine le cose accadute, le persone viste, i "pensieri pensati" di questi giorni. A caso: Silviuta, Sergio, Morgan e Fabio in visita a Broni, una notte a Pisa in un monastero del trecento che ora e' un albergo, con la luna piena e la colazione nel chiostro, e poi un intrepido interpretariato a contrattare di ceramiche funerarie (allegria!), grandi cose che accadono ad altri e che non posso scrivere (scaramanzia!), levatacce tra tanti impegni, nuove opportunita' presunte che si accavallano a pensieri e idee che le accompagnano.
Le foto: Hotel Santa Croce in Fossabanda, Pisa.