martedì 25 settembre 2007

L'oziosa collina


Giornate di sole e cielo a Caprile, dopo un'eternita' in macchina di ritorno dalla Germania, di cui non ho visto assolutamente nulla, solo i campi immensi dei bordi autostradali e l'avveniristica fiera di Hannover; Marco e' qui, abbiamo lavorato insieme a una presentazione che mi servira' per il mio colloquio a Londra, e ci siamo goduti i manicaretti della mia mamma e il nostro rognosissimo gatto in piena "mollitudine". Il paese e' pieno di gattini che reclamano cibo alla porta, ci sono tantissimi fiori, api e insetti, e ci si dimentica di cambiarsi, tanto nessuno passa a controllare come si e' vestiti. Taiwan sembra lontanissima, anche se ne arrivano ogni tanto gli echi tramite qualche e-mail: l'Asia per ora non mi manca, assorbita come sono dal rientro, il colloquio di lunedi' prossimo, e soprattutto dagli amici: sono stata al concerto di Pier, sono passata a casa di Vanessa, ho passato il tempo con Samantha e con i miei, e ho perfino incontrato per caso un mio ex-compagno di classe, Davide, che non vedevo da sei anni. Nonostante tutto mi sento in vacanza, piu' che a casa, e forse e' davvero cosi'.

Foto: alla finestra

lunedì 17 settembre 2007

L'asse Macao-London-Caprile


Lasciata Formosa e i suoi vulcani, sono finalmente approdata in patria dopo una piacevole vacanza tra i ristoranti indiani di Hong Kong, le tortuose vie di Macao, i suoi spaziali casino e l'austera babele di Londra, dominata da pub e falafel. Lo zaino era pesante, e non contenti ci siamo sobbarcati pure l'onere di "importare" il nostro monitor lcd, infilato nel bagaglio a mano tra dentifricio e souvenir, ma i giorni sono volati velocissimi.

Macao e' un posto tra l'incredibile e il magico, dove si alternano vestigia dal sapore europeo e kitsch all'americana; il "Venetian", casino' piu' grande del mondo a tema veneziano con tanto di campanile di Piazza San Marco a grandezza naturale, gondole e luce artificiale indoor che imita il tramoto sulla laguna, ci ha stupiti e lasciati a mandibola penzoloni, prima di farci sghignazzare. Le tortuose strade coi palazzi portoghesi, le chiese e l'odore di Cina mi hanno fatto venir voglia di tornarci, prima o poi.

E poi 5 giorni a Londra, per riscoprire il gusto della storia e dell'Europa, la sua trasgressiva e indifferente interculturalita', le serate con chi tra gli amici ora ci vive e lavora, i ricordi e le chiacchiere e le facce, i bus, due colloqui di lavoro, una piccola stanza in una vecchia casa vittoriana, una bella boccata d'aria fresca e pungente sul lungomare di Brighton...Ora sono a Caprile, a impastare il gatto, a godermi il sole mite autunnale e le mozzarelle di bufala, a recuperare amici e contatti. E' bello. Domani vedo Samantha e Vanessa, mercoledi' sera Pier che si esibisce in qualita' di Manson oltrepadano al Thunder Road, giovedi', venerdi' e sabato mi aspettano 3 giorni in Germania per un lavoro di interpretariato, domenica 30 settembre torno in Inghilterra per il secondo colloquio con una scuola, e poi io e Marco decideremo dove ricominciare questo ciclo di occidente che ci attende.

La foto: perfetta imitazione. Venetian, anyone?

martedì 4 settembre 2007

Ciao Taiwan

Pronti a partire. Ciao Taiwan, Taipei, amici, scuola, studenti, tifoni, pioggia, papaya, mercati, rumori, odori, piatti, Xindian, cani, scooter, mare, palazzi, palme, strade, afa, insetti, rondini, Asia.
In Italia dal 14 settembre, con chi e' gia' li', chi ci andra' e chi, come me, ci ritornera'.