Vigilia di un Ferragosto che per noi sara' di lavoro, sotto la pioggia che da giorni lava con ostinata intensita' le strade, lucida le foglie di banani e palme e spacca gli ombrelli made in China che ingenuamente si credevano un affare. Qui poi niente stelle per la notte di San Lorenzo, troppe le luci, lo smog, l'umidita' spessa nell'aria, o forse solo una diversa latitudine. O saro' io, che non ho alzato la testa?
Stasera sono "reduce" da una lezione soporifera: gli studenti dormivano, io pure, e' stata un'ora e mezza passata con lentezza e torpore, col ronzio del condizionatore a far da ninna nanna a tutti.
La partenza e' ormai decisamente alle porte, ieri abbiamo prenotato un albergo a Macao per le due notti che ci fermeremo la': non vedo l'ora, in tutti questi anni non ero mai riuscita ad andarci, e l'idea di una fettina di Portogallo proprio qui dietro l'angolo e' decisamente allettante. Sara' che sto leggendo, di nuovo, un libro di Saramago..."The Double", bellissime riflessioni sull'individualita', il clone, la copia, il falso di se stessi.
Ieri ho anche avuto un colloquio di lavoro, sarebbe a Brighton, dovro' incontrare questo signore di nuovo durante la settimana in cui saremo a Londra, e mi vien da chiedermi se davvero il futuro mi portera' proprio li': ci sono stata con Samantha circa cent'anni fa, a fare il bagno nell'acqua gelida della Manica. O forse dovrei starmene in Italia e vedere cosa succede? I soliti dubbi che non so risolvere, ma se non altro non ho fretta, posso decidere al momento e vedere l'impressione generale che mi dara' il posto, la gente, l'ufficio. I lettori del blog hanno qualche consiglio da darmi?
La foto: io, Maggie e Tony al Bar "Belle", con tavolini all'aperto e Mojito.
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