domenica 18 gennaio 2009

2009


Weekend lampo, nevicata record qualche giorno fa, e la pausa più lunga da quando ho iniziato questo blog. Eppure, nonostante tutti questi "primati" mi sembra che tutto scorra con lentezza, complice la nebbia che ovatta tutto e la neve che persiste, si scioglie piano col rumore di rivoli d'acqua gelata che fluiscono nei tombini e di notte ghiacciano, rendendo la strada una lucida e scivolosa lastra di marmo trasparente.

Da ritorno dall'Egitto sono successe tante cose: quelle belle e grandi, come la nascita di Sofia, e quelle piccole, l'esame Ditals, le feste, il rientro al lavoro, la neve che mi ha costretta a tribolazioni varie per arrivare a Milano, la visita di Francesco, Annalisa e Carlo in quel dell'Oltrepò, un bel weekend in montagna a Champoluc con Stefano, Sayaka, Gabu e Kyoko.

Ora sono a casa, impegnata a buttar giù due righe sul blog mentre lancio la pallina al gatto, che la rincorre come un pazzo seza toccarla, limitandosi a guardarla senza capire cosa deve farci, in una domenica che passerò a Caprile davanti alla stufa.

Anche quest'anno navigano nella mente almeno un milione di navi-pensiero, buoni propositi per il 2009, brividi di fronte a quel che vedo per strada, bisogni alterni di fuga e inclusione, noia ed euforia, occhi stanchi la sera e spalancati di orrore e/o stupore di fronte al mondo che arriva dalle finestre, dalla tv, dai giorni, dai sogni.

La foto: Champoluc